Ignazio Gardella - Casa Borsalino rappresenta il punto di incontro tra la ricerca razionalista sulla qualità dell’abitazione e una nuova linea di ricerca dell’architettura italiana nel secondo dopoguerra, legata al rapporto con la città e con la storia. La volontà della committenza è quella di realizzare un edificio di civili abitazioni in una zona ai margini del centro storico di Alessandria. Gardella da subito esclude l’ipotesi di un planivolumetrico comunale a “U”, e con un’altezza limitata a sei piani. La sua attenzione si concentra su un corpo in linea di nove piani. Gardella opera una serie di deformazioni geometriche del perimetro alle quali associa l’idea dei soggiorni a doppio affaccio. La configurazione spaziale è suddivisa in due blocchi autonomi, organizzati intorno a un gruppo scala-ascensore che serve due alloggi, costituiti da soggiorno, due camere e cucina, all'estremità ovest è previsto un alloggio di dimensioni maggiori, con tre camere da letto.






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