Ignazio Gardella - Casa Borsalino
rappresenta il punto di incontro tra la ricerca razionalista sulla qualità
dell’abitazione e una nuova linea di ricerca dell’architettura italiana nel secondo
dopoguerra, legata al rapporto con la città e con la storia. La volontà della
committenza è quella di realizzare un edificio di civili abitazioni in una zona
ai margini del centro storico di Alessandria. Gardella da subito esclude
l’ipotesi di un planivolumetrico comunale a “U”, e con un’altezza limitata a
sei piani. La sua attenzione si concentra su un corpo in linea di nove piani. Gardella
opera una serie di deformazioni geometriche del perimetro alle quali associa
l’idea dei soggiorni a doppio affaccio. La configurazione spaziale è suddivisa
in due blocchi autonomi, organizzati intorno a un gruppo scala-ascensore che
serve due alloggi, costituiti da soggiorno, due camere e cucina, all'estremità
ovest è previsto un alloggio di dimensioni maggiori, con tre camere da letto.
Ignazio Gardella - Torre in Piazza del Duomo viene elaborato da Gardella in occasione del concorso per la Torre in Piazza del Duomo a Milano, bandito nel 1934 che prevedeva la progettazione di una torre Littoria all'estremità della cosiddetta “manica lunga” di Palazzo Reale, di cui era prevista la parziale demolizione. La Torre si dispone in asse con la Galleria Vittoria Emanuele ed è allineata ai portici meridionali di Piazza del Duomo, chiudendo la prospettiva sia della galleria, sia di piazza Diaz. La torre è costituita da nove loggiati collegati da una scala in linea compresa tra due muri in pietra. Attraverso il muro del telaio, che costituisce una trascrizione contemporanea e astratta dell’ordine trilitico.
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